Cosa vuol dire tutoring?

Il tutoring è una pratica educativa che ha guadagnato crescente riconoscimento in Italia, culminando nel suo riconoscimento ufficiale da parte dell’ISTAT della figura del tutor dell’apprendimento, con l’assegnazione di un codice ATECO specifico. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza e la professionalità del ruolo del tutor dell’apprendimento nel panorama educativo italiano.

Evoluzione storica del tutoring

Il termine “tutor” deriva dal latino “tueri”, che significa “proteggere” o “sostenere”. Inizialmente, il tutor era una figura di supporto all’interno di contesti educativi formali, come scuole e università. Con il tempo, il ruolo si è evoluto, assumendo una posizione centrale nei processi di apprendimento, specialmente in contesti di formazione a distanza e online, dove il tutor agisce come facilitatore, mediatore e guida per gli studenti  e può essere considerato come una strategia pratica, uno strumento per ottimizzare i risultati cognitivi e sociali affettivi degli alunni.

Caratteristiche e funzioni del tutor dell’apprendimento

Il tutor dell’apprendimento svolge un ruolo multifunzionale, adattandosi alle esigenze specifiche degli studenti e dei contesti formativi. Le sue principali caratteristiche e funzioni includono: ​Wikipedia

  • Facilitatore dell’apprendimento: supporta gli studenti nel processo di acquisizione delle conoscenze, aiutandoli a superare le difficoltà e a sviluppare strategie di studio efficaci.

  • Mediatore didattico: collabora con docenti e formatori per adattare i contenuti formativi alle esigenze degli studenti, garantendo una comprensione approfondita dei materiali.

  • Supporto motivazionale: aiuta gli studenti a mantenere alta la motivazione, incoraggiandoli a raggiungere i propri obiettivi formativi.

  • Orientatore: fornisce indicazioni e consigli per la pianificazione del percorso formativo e professionale dello studente.

  • Esperto di tecnologie educative: in contesti di formazione online, gestisce le piattaforme e gli strumenti digitali, facilitando l’interazione e l’apprendimento a distanza.

🔍 Differenze tra tutoring e altre professioni educative

È fondamentale distinguere il tutoring da altre pratiche educative e di supporto, per comprendere appieno la specificità del ruolo del tutor dell’apprendimento:

  • Tutoring vs Coaching: mentre il coaching si concentra sul raggiungimento di obiettivi specifici e sul potenziamento delle performance individuali, il tutoring si focalizza sull’accompagnamento nel processo di apprendimento, offrendo supporto continuo e personalizzato.

  • Tutoring vs Counseling: il counseling mira a fornire supporto psicologico e a facilitare la crescita personale, affrontando problematiche emotive e relazionali. Il tutoring, invece, si concentra sull’aspetto educativo, aiutando gli studenti a superare le difficoltà di apprendimento.

  • Tutoring vs Insegnamento: l’insegnante trasmette conoscenze e competenze a un gruppo di studenti, seguendo un programma prestabilito. Il tutor, invece, offre un supporto individuale, adattando le strategie didattiche alle esigenze specifiche dello studente.

  • Tutoring vs Formazione: la formazione si riferisce a un processo strutturato di acquisizione di competenze, spesso in contesti professionali. Il tutoring supporta questo processo, facilitando l’apprendimento e l’applicazione delle conoscenze acquisite.


Spesso si è portati a credere che questo ruolo riguardi principalmente i bambini o i ragazzi che hanno una specifica difficoltà di apprendimento, ma in realtà il tutor può essere utile e sostenere studenti di qualsiasi età e a promuovere un atteggiamento più efficace e competente rispetto all’apprendimento in qualsiasi ambito. Il tutor può lavorare sia in percorsi individuali che di gruppo e in ogni caso svolge la sua funzione tenendo conto di particolari difficoltà, ma anche delle specifiche qualità dello studente.

La strategia del tutoring, come tutte le tecniche basate sulla collaborazione tra alunni, crea opportunità straordinaria per l’educazione di ogni alunno, soprattutto per quelli classificati “a rischio” o in situazione di handicap e la prestazione resa dal tutor, in questi ambiti, non si sovrappone  e non si sostituisce alle specifiche competenze di figure professionali sanitarie o medico, quali ad esempio gli educatori professionali, gli psicologi o gli psichiatri.

Il tutoring tiene in considerazione le capacità intellettive creative dell’allievo, i suoi interessi e i suoi bisogni intesi, finalmente, come aspetti centrali e insostituibili, facendo diventare l’alunno il protagonista del suo apprendimento.

Quali sono gli elementi del Tutoring?

Il Tutor
Il Tutee, l’allievo
Il Contratto
L’ Ambiente
Il Tempo
Gli Strumenti